SENIOR ITALIAN OPEN PRESENTED BY VILLAVERDE H&R A STEPHEN DODD, 41.i ROCCA E BIANCO

Il gallese Stephen Dodd ha vinto con 204 colpi (69 64 71, -9) la sesta edizione del Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort sull’impegnativo sul percorso del Golf Club Udine (par 71). Ha avuto ragione in un acceso finale del connazionale Phillip Price, alla prima gara nel circuito, che ha sottolineato la supremazia gallese con il secondo posto (205, -8). Al terzo lo svizzero André Bossert e lo svedese Magnus P. Atlevi (206, -7) e al quinto l’argentino Cesar Monasterio (207, -6).

Nel torneo, rientrato nel quadro del Progetto Ryder Cup 2022 e che ha concluso anche la lunga stagione dell’Italian Pro Tour, primi tra gli italiani sono stati Costantino Rocca (74 73 74) e Mauro Bianco (73 73 75), 41.i con 221 (+8), quindi Gianluca Bolla, primo degli amateur, 48° con 222 (+9), Carlo Alberto Acutis 52° con 225 (+12), Filippo Clerici (am) 54° con 228 (+15), Marco Bellini (am) 55° con 229 (+16) e Giuseppe Calì, 56° con 230 (+17).

Sono mancati un po’ alle attese alcuni giocatori che potevano aspirare al titolo quali gli inglesi Barry Lane, sesto con 208 (-5) e Philip Golding, nono con 209 (-4), lo statunitense Tim Thelen, 12° con 210 (-3), e gli spagnoli Santiago Luna e Pedro Linhart, 25.i con 214 (+1).

Le interviste – Stephen Dodd (nella foto di Bellicini,, 50enne di Cardiff alla prima stagione nel circuito, ha ottenuto tre successi nell’European Tour e ha vinto una World Cup e ora è al primo titolo nella sua nuova realtà: “Ovviamente sono molto contento – ha detto – per una vittoria arrivata dopo una gara piuttosto difficile, poiché i miei avversari non hanno mai mollato. Ho imbucato il putt per il birdie alla 18, piuttosto impegnativo, e ciò mi ha evitato il playoff. Io sono un giocatore istintivo e su questo percorso, molto bello, divertente e che permette di usare tutta la varietà dei colpi, mi sono trovato a mio agio”.

Costantino Rocca ha chiuso la sua prestazione imbucando da fuori green con tanti applausi dei numerosi fans che l’hanno seguito: “Oggi è successo di tutto. Ho eseguito ottimi colpi, ma ho anche sbagliato incredibili putt corti e ho mandato una palla in acqua con un terzo colpo. Poi il birdie alla 16 e l’approccio in buca alla 18 hanno dato un certo tono al giro. E’ stata una bella edizione dell’Open qui al Golf Club Udine e mi auguro che questa esperienza venga ripetuta”.

Mauro Bianco ha analizzato così la sua prova: “Non mi sono espresso bene nel gioco corto in tutte e tre le giornate e non potevo sperare di fare meglio. E’ stato comunque un ottimo torneo, organizzato perfettamente e con un campo in grandi condizioni”.

Gianluca Bolla, dieci titoli italiani, sette da mid amateur, due da senior e uno a squadre, ha detto: “E’ stata una bella esperienza, la prima in un Open. Sono stato alterno nel gioco, ho buttato via qualche colpo e quindi alla fine il risultato ci sta tutto. E’ stato però tutto divertente e poi giocare oggi insieme a Costantino Rocca mi ha veramente gratificato”

Infine soddisfatto il presidente del club Gabriele Lualdi: “Abbiamo voluto il Senior Italian Open perché non c’è migliore occasione per far conoscere un campo molto bello come il nostro se non ospitando un torneo professionistico internazionale. Mi auguro che questo appuntamento diventi fisso negli anni a venire, tra settembre e ottobre”.

Title sponsor della manifestazione è stato Villaverde Hotel & Resort – Wellness Spa & Golf. Progettato dall’architetto Alessio Princic, il Resort si sviluppa su quattro piani di architettura contemporanea, location unica e ideale per una innovativa e completa offerta turistica e sportiva. Sponsor: Gocce di Carnia; sponsor istituzionale: Regione Friuli Venezia Giulia. L’Italian Pro Tour è stato supportato per tutta la stagione dagli sponsor Konica Minolta, Franco Bosi Argenti, Frosecchi e Legea. Charity partner: ActionAid. Media partner: Sky Sport.

Il Golf Club Udine, al battesimo internazionale, ha ricevuto gli unanimi apprezzamenti dei giocatori per la sua bellezza e per l’ottimo stato in cui è stato presentato. Le 18 buche, disegnate dagli architetti Marco Croze, John Harris e Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo.