PILSNER URQUELL PRO TOUR NICCOLO QUINTARELLI TRIONFA NELLINTERNORM TRENTINO DOLOMITI GOLF OPEN

Niccolò Quintarelli ha vinto con 208colpi (72 71 65), undici sotto par, l’Internorm Trentino DolomitiGolf Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nel PilsnerUrquell Pro Tour, disputato sull’impegnativo percorso del DolomitiGolf Club (par 73) a Sarnonico (TN) nella splendida Val diNon.

Gli italiani sono stati assolutiprotagonisti della gara perché il 23enne veneziano, professionistadal 2011, con un giro finale in 65 (-8) colpi, miglior parzialeassoluto, ha avuto la meglio in convulso finale su altri dueazzurri, il ligure Alessandro Grammatica (210 – 69 71 70, -9) e illombardo d’adozione Luca Galliano (72 69 69), terminati al secondoposto alla pari con lo svizzero Fredrik Svanberg. Detto del quintoposto con 211 (-8) del francese Jerome Lando Casanova e dellospagnolo Jesus Legarrea, una nota di merito va sicuramente aldilettante azzurro Stefano Pitoni, 22enne reatino tesserato perl’Olgiata GC, che con un tonico 68 (-5) e lo score di 212 (70 7468, -7) ha conquistato la settima posizione in comproprietà con gliinglesi Craig Farrell e Andrew Cooley, quest’ultimo leader dopo 36buche e fuori gioco con un 74 (+1).

Il successo di Quintarelli è il sesto instagione dei professionisti italiani che si aggiunge a quelliottenuti da Francesco Molinari (Open de España, European Tour),Marco Crespi (Telenet Trophy, Challenge Tour), Alessandro Tadini(Ecco Tour Championship, Challenge Tour), Matteo Delpodio (OpenSamanah, Alps Tour) e da Alessandra Averna (BTG1 Parador MalagaGolf, Banesto Tour).

Anche nella seconda edizione dell’eventoil Title Sponsor è stato Internorm, produttore austriaco diserramenti, uno dei maggiori marchi europei del settore. Il suosuccesso si basa su innovazione, tecnica futuribile e raffinatezzadel design. Partner istituzionali sono stati l’Azienda per ilTurismo Val di Non, che punta molto sul golf per un ulterioresviluppo del turismo, e Trentino Marketing Spa: hanno fanno partedel comitato organizzatore assieme al Dolomiti Golf Club e allaFederazione Italiana Golf. Hanno collaborato alla riuscita dellamanifestazione anche: Hypo Tirol Bank, La Ronda Atesina, Interel,Zabo, Melinda, Cavit Trento e Pejo Fonte Alpina.

Hanno superato il taglio, che ha ammessoal giro finale 45 concorrenti, 14 italiani tra i quali si ècomportato bene l’altoatesino Aron Zemmer, 14° con 215 (-4). Apremio anche Mattia Miloro, 20° con 217 (-2), Alessio Bruschi, 23°con 218 (-1), Alberto Campanile, 28° con 219 (par), Andrea Rota,33° con 220 (+1) insieme all’inglese Farren Keenan campioneuscente, Federico Elli e Gregory Molteni, 38.i con 221 (+2),Antonio Iurilli e Alfredo Da Corte, 40.i con 223 (+4), e AndreaSignor, 45° con 228 (+9).

Il torneo, come detto, ha fatto parte delPilsner Urquell Pro Tour, il circuito delle gare nazionaliallestite dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti FIGdi cui è presidente Alessandro Rogato. Il Pro Tour, oltre che dalbrand che fa capo al gruppo Birra Peroni, è sponsorizzato dal Majorsponsor CartaSi, dal Fornitore ufficiale Under Armour, dal Partnerufficiale Webgolf. Media partner: Sky Sport HD; Commercial advisor:RCS Sport.

Quintarelli ha iniziato la suaprogressione dal settimo posto risalendo lentamente la classifica ecompletando il sorpasso su tutti gli altri con due birdie inchiusura, degli otto messi a segno senza bogey. E’ arrivato in clubhouse prima di Galliano e di Grammatica, che potevano ancoraaspirare al playoff, essendo a un colpo con una buca da giocare, maentrambi hanno chiuso con un bogey. Al vincitore è andato unassegno di 5.800 euro (su 40.000 euro di montepremi) che l’haportato al quinto posto nell’ordine di merito e quindi in zona”carta” per il Challenge Tour 2013, e il Trofeo CartaSi quale primodegli italiani.

Non era la prima volta che il venezianodel Club della Montecchia era in corsa per il titolo in stagioneche finalmente è arrivato; “E’ stato un giro perfetto o quasi.Avevo detto ieri che dovevo mettere a punto qualcosa sulle novebuche iniziali e così è avvenuto, poi ho attaccato decisamentenella seconda parte dove ho segnato dei birdie anche in green sucui non me l’aspettavo. Cosa cambia la vittoria? Gli orizzonti sonosempre gli stessi, ossia salire nella scala dei circuiti e arrivarepiù in alto. Non ho ancora garantito il salto nel Challenge Tour,ma ci sono molto vicino e occorrerà far bene nelle prossime duegare dell’Alps Tour che restano per rimanere tra i primi cinquedell’ordine di merito. La prossima settimana disputo a Bogogno laStage 1 della Qualifying School dell’European Tour poi vedremo cosaaccade. I successi comunque debbono essere uno sprone e mai motivodi appagamento”.

Grammatica ha tratto dalla prova elementidi fiducia per l’avvenire: “Sono partito male con due bogey, poi horecuperato e nel finale sono arrivato a un colpo da Quintarelli.Sull’ultima buca ho provato a realizzare il quarto birdie di filama, complice anche un po’ di tensione, è venuto un bogey. Comunqueva sempre meglio e mi sono avvicinato ancora di più al primo posto.Magari la prossima volta è quella giusta”

La sorpresa è venuta da Luca Galliano,27enne nato a Lugano, residente a Como, professionista dal 2007, masolo dal 2010 tournament player: “Sono uscito al campo un po’contrariato, ma ora sono soddisfatto del risultato, anche se potevavenire qualcosa di meglio. Ho giocato veramente bene, mi sonoprocurato tante occasione da birdie, ma non le ho sfruttate adovere e questo alla fine ha pesato sullo score. Nel finale duebogey, dopo sei birdie in quindici buche, mi hanno impedito almenoil play off”.

Dopo l’ottavo posto al Montecchia GolfOpen, l’amateur Stefano Pitoni si è ripetuto. “Sono felice – hadetto – perché riesco a giocare molto bene tra i professionisti equesto è di buon auspicio per il futuro. Oggi, dopo sei birdie, hosegnato un bogey sull’ultima buca, che mi ha fatto perdere laquinta posizione, ma conta poco poiché la prestazione è statapositiva per tutto l’arco del torneo. Spero di passare alprofessionismo alla fine dell’anno: tutto dipenderà da come micomporterò alla Qualifying School dell’Alps Tour adicembre”.

Sono intervenuti alla premiazione LucaBorzaga, Amministratore Anaunia Golf, Moreno Trisorio, presidentedel club ospitante, Andrea Paternoster, presidente APT Val di Non,Sandro Abram, sindaco del Comune di Sarnonico, Kurt Anrather, diInternorm, e Matteo Sartori di Rasom Wood Technology.

Il percorso del Dolomiti Golf Club sidistende tra i fitti boschi d’abeti e le verdi colline della Val diNon. Realizzato nel suo nucleo più antico alla fine degli anniOttanta, è stato ampliato all’inizio del nuovo millennio. Le 18buche da campionato, progettate da Michel Niedbala, in sinergia conl’architetto Luca Borzaga, si estendono su una superficie di oltre50 ettari e si è rivelato un ottimo test per i concorrenti.Il club è dotato anche di tre buche executive, driving range,putting-green e pitching-green.

Il torneo è stato anticipato dalla Pro AmRasom Wood Technology che è stata vinta con “meno 17” dalla squadradello scozzese Ross Kellett, con i dilettanti Christian Rossi,Daniele Zampiero e Matteo Sartori davanti al team del nordirlandeseGareth Shaw con Renzo Iob, Arnaldo Bonapace e Mauro Masè(-16).

Tutte le notizie relative ai tornei delPilsner Urquell Pro Tour, agli sponsor e ai circoli ospitantivengono pubblicate sul sito ufficiale del circuito all’indirizzo:www.www.italianprotour.comIl sito stesso è integrato con il Social Network Facebook dove èpresente una pagina ufficiale:

(http://www.facebook.com/golfitalianprotour)