Sport Senza Frontiere Social Partner dell’Italian Pro Tour

L’Italian Pro Tour sostiene Sport Senza Frontiere (SSF) che da anni ha inserito tra le sue attività di inclusione e integrazione di bambini provenienti da contesti di disagio socio-economico o psicologico, il golf. Questo sport si presta particolarmente come mezzo per far passare ai ragazzi i valori della correttezza, del rispetto e dell’assunzione delle responsabilità, si gioca all’aria aperta in meravigliosi contesti naturali e ogni sua partita termina sempre con una stretta di mano. Dal 2015, quindi, la Onlus ha inaugurato Golf Senza Frontiere, un progetto in collaborazione con la Federazione Italiana Golf, l’Università di Tor Vergata e il Garden Golf University, nato per avvicinare i più giovani a questo nobile sport e favorire l’inclusione sociale di ragazzi provenienti dalla periferia est di Roma. Da quest’anno, l’Italian Tour ha scelto Sport Senza Frontiere come Social Partner e deciso di attivare una raccolta fondi per sostenere il progetto e permettere a un numero sempre maggiore di bambini di praticare il golf.
“Le nostre attività – spiega Alessandro Tappa, presidente di SSF – si rivolgono a tutti quei ragazzi in situazioni di disagio per vari motivi, che in molti casi non possono permettersi nessuna attività sportiva. Noi, attraverso alleanze con centri sportivi di 6 città d’Italia, garantiamo a 400 di loro attività sportiva gratuita e ci prendiamo cura di tutta la loro esistenza, dal punto di vista fisico, psicologico ed educativo. Da circa 6 anni abbiamo attivato questo bel progetto che sfrutta le meravigliose caratteristiche del golf per favorire la crescita sana dei nostri ragazzi, l’integrazione e l’inclusione”.
I ragazzi, compresi nella fascia d’età che va dai 12 ai 16 anni, provengono tutti dal quadrante est di Roma e frequentano regolarmente i corsi. E hanno inoltre l’ambizione di partecipare a tornei ufficiali.
“Siamo molto grati alla Federazione Italiana Golf – conclude Tappa – non solo per l’opportunità volta a raccogliere fondi da destinare a Golf Senza Frontiere, ma anche per aver compreso e condiviso a fondo il nostro spirito di utilizzo dello sport quale strumento efficace per sconfiggere barriere e favorire il benessere sociale”.

Foto di Andrea Petrosino