Player Profile

Edoardo Molinari

Nazionalità :ITA
Data di nascita :11/2/1981
Professionista dal :2006

Edoardo Molinari è nato a Torino l’11 febbraio 1981. E’ fratello di Francesco, più giovane di un anno. E’ passato di categoria il 24 luglio 2006 dopo la conclusione dell’Open Championship, che aveva disputato per il secondo anno consecutivo.

E’ stato per molti anni la colonna portante della squadra nazionale italiana. Tra le sue vittorie da dilettante, quattro Campionati Nazionali Foursomes (nel 1999 e 2000 con Massimiliano Secci, nel 2002 e 2004 con il fratello Francesco), tre campionati a squadre serie A1 con il Circolo Golf Torino (2000, 2001, 2004), il Campionato Nazionale Match Play (2001) e i Campionati Internazionali di Turchia (2003). Numerosi i piazzamenti di rilievo tra i quali ricordiamo i secondi posti nel Campionato cadetti (1997), nei Campionati Internazionali di Spagna (2001), nel Campionato Nazionale Juniores (2002) e negli Internazionali di Svizzera (2003).

Nel 2004 ha fatto parte della squadra europea superata dalla selezione dell’Asia/Pacific al Circolo Golf Roma Acquasanta. Sempre nel 2004 ha partecipato al Campionato del Mondo a squadre disputato a Portorico, insieme al fratello Francesco e a Matteo Delpodio, dove l’Italia si è classificata al quarto posto, miglior risultato azzurro nella storia del torneo, poi eguagliato nel 2008 in Australia dal trio Federico Colombo, Andrea Pavan, Nino Bertasio.

Nel 2005 ha vinto la prequalifica per partecipare all’Open Championship, quindi si è classificato al 60° posto nel major acquisendo la “bronze medal”.

Il 28 agosto si è imposto nel prestigioso l’U.S. Amateur battendo in finale per 4/3 lo statunitense Dillon Dougherty sul percorso del Merion GC di Ardmore. A quel punto ha cambiato i suoi piani. Avrebbe dovuto passare professionista a fine stagione, ma la possibilità di poter disputare tre major (Masters, U.S. Open, Open Championship) ha fatto slittare la decisione di circa sette mesi.

Nel 2006, appena passato al professionismo, ha usufruito di qualche invito per l’European Tour, facendo le prime esperienze nel circuito. A fine stagione ha provato a prendere la “carta”, ma non ha superato lo Stage 2. Ha iniziato il 2007 senza un tour di riferimento, ma le cose sono andate subito nel verso giusto. Si è infatti classificato ottavo nel Joburg Open (European Tour) a gennaio, poi a febbraio ha avuto un invito per il Challenge Tour e lo ha sfruttato al meglio vincendo il Club Colombia Masters a Bogotà. Il successo gli ha permesso di poter giocare con continuità nel secondo tour continentale. Dopo un settimo posto nel Costarica Open, a marzo è arrivata la seconda vittoria nel Tusker Kenya Open. Successivamente, a causa di un infortunio al polso, ha attraversato un periodo difficile tuttavia è riuscito a ottenere la “carta” per l’European Tour con il 16° posto nell’ordine di merito nel Challenge Tour.

Nelle prime quattro gare disputate nell’European Tour 2008 è andato sempre a premio con miglior risultato il 15° posto nel South African Open, poi dopo un 17° posto nell’Open d’Italia il suo rendimento è andato calando. Ha subito una serie di tagli ed è terminato 147° nell’ordine di merito perdendo la ‘carta’, che non è riuscito a riconquistare nella finale Qualifying School (uscito al taglio).

Nel 2009 ha fatto stagione piena nel Challenge Tour, dove è stato l’autentico dominatore. Ha vinto tre tornei (Piemonte Open, Kazakhstan Open, Roma Golf Federation Cup) e, secondo il regolamento, avrebbe dovuto passare immediatamente nell’European Tour, ma è rimasta solo l’impresa (è stato il secondo a compierla dopo l’olandese Taco Remkes nel 2008) perché il terzo titolo è giunto a fine anno. Oltre ai tre successi ha conseguito quattro secondi posti e altri cinque piazzamenti tra i primi dieci in 19 tornei. Negli ultimi sei, in particolare, non è mai andato oltre il settimo posto. Si è imposto nella money list con un guadagno di 242.980, quasi il doppio del secondo classificato, il portoghese José Filipe Lima (E 134.622). Ha disputato anche sei tornei nell’European Tour con migliori risultati il 14° posto nell’European Masters e il 17° nell’Open d’Italia.

A fine stagione (22 novembre) ha vinto il Dunlop Phoenix, gara del Japan Tour per la quale aveva avuto un invito. Ha battuto con un birdie alla seconda buca di spareggio lo svedese Robert Karlsson. Una settimana dopo insieme al fratello Francesco ha conquistato la World Cup, primo successo italiano in 55 edizioni della prestigiosa competizione. Con questa serie di grandi prestazioni è entrato tra i primi cinquanta del world ranking, posizione che gli ha permesso di partecipare ai tornei più importanti del mondo.

Nel 2010 ha vinto due gare sull’European Tour, il Barclays Scottish Open e il Johnnie Walker Championship. Grazie a questo secondo titolo ha ricevuto una wild card per entrare nella formazione europea di Ryder Cup dal capitano Colin Montgmerie. L’ha disputata insieme al fratello Francesco. I continentali hanno battuto gli americani per 14,5-13.5 e i due azzurri sono stati tra i protagonisti.

Nel circuito ha ottenuto il secondo posto nel’Omega European Masters, il terzo nello Scandinavian Masters, il quarto nel South African Open, nel Dubai Desert Classic e nel Wales Open, il 13° nel BMW Italian Open, il 15° nell’Alfred Dunhill Championship, il 17° nell’Open de España. Inoltre è andato vicino alla vittoria nell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour), dove è terminato secondo alle spalle del sudafricano Ernie Els. Quasi a fine anno si è classificato quarto nel Dunlop Phoenix, in Giappone dove difendeva il titolo, e 11° nel Nedbank Golf Challenge, secondo italiano ad essere invitato all’evento, nelle trenta edizioni fino a quel momento, dopo Rocca (settimo nel 1995). Nel world ranking 18° e undicesimo nell’ordine di merito dell’European Tour.

Nel 2011 ha disputato i quattro major e ha ottenuto un ottimo 11° posto nel Masters, quindi il 54° nell’US Open, il 68° nell’Open Championship e il 69° nel PGA Championship. Ha preso parte anche a due eventi WGC con 17ª piazza nell’Accenture Match Play e 39ª nel Cadillac Championship. Ha firmato due top ten nell’European Tour (5° Singapore Open e 8° Volvo Golf Champions) e si è classificato 12° nell’European Masters, 18° nel Madrid Masters, 22° nel Johnnie Walker Championship e 29° nel Dubai World Championship. Con il fratello Francesco è andato a difendere il titolo nella World Cup, ma per l’Italia è stato un 20° posto. Nel world ranking 65° e nella money list europea 46°.

Dal 2012 ha avuto stagioni sfortunate a causa di problemi a un polso, che l’hanno costretto a interventi chirurgici e a periodi di stop. Ha iniziato bene con un sesto posto nel Trophée Hassan II, con l’11° nell’Open de Andalucia e il 24° nel Dubai Desert Classic. Dopo nove tornei conclusi con la 30ª posizione nel Nordea Masters si è dovuto fermare per farsi operare. Ha ripreso tre mesi più tardi e ha concluso l’anno con migliori risultati il 22° posto nell’Alfred Dunhill Championship, il 26° nel BMW Masters e il 28° nel Perth International. E’ terminato secondo nell’ordine di merito italiano, 86° in quello europeo ed è uscito dal top cento del world ranking.

Ha cominciato il 2013 subendo cinque tagli di fila, poi ha siglato il secondo posto nel Malaysia Open con cui ha messo la sicuro la ‘carta’. Ha disputato altre sette gare, superando quattro tagli con 19° posto nel BMW PGA Championship, ma ad agosto è stato costretto nuovamente a fermarsi per sottoporsi a un altro intervento chirurgico. Sia pure in campo per sola metà stagione ha concluso al 91° posto nella money list dell’European Tour e al terzo in quella italiana.

Nel 2014 ha disputato ben 29 gare, cominciando da novembre 2013, quando è iniziato, come di consueto con anticipo sull’anno solare, l’European Tour. Ha ottenuto un gran settimo posto nell’Open Championship insieme al 2° nell’Irish Open, al 4° nel Wales Open, al 9° nel Dubai Desert Classic e al 10° nello Tshwane Open. Tra gli altri piazzamenti: 11° KLM Open, 13° European Masters, 18° Nordea Masters, 25° Trophéè Hassan II, 28° Abu Dhabi Championship e BMW Masters, 29° Malaysian Open. Nella money list continentale 40° e secondo in quella italiana.

Nel 2015 il rendimento è sceso. Ha partecipato a 20 gare sull’European Tour superando il taglio in dieci occasioni con migliori risultati il 15° posto nello Tshawane Open, il 33° nel Qatar Masters, il 41° nel South African Open e il 47° nel Malaysian Open. Ha recuperato moneta per la money list, ma navigando in retrovia, in altre sette occasioni (compreso il premio per i tagliati nell’Open Championship), che non è bastata (158° nell’ordine di merito) per evitare la Qualifying School. Nelle 108 buche a Girona in Spagna è entrato tra i promossi con un bel recupero nell’ultimo giro, salendo dal 42° al 24° posto. Ordine di merito italiano: quinto.

Anche il 2016 non è nato sotto i migliori auspici sull’European Tour. Ha mancato il taglio nelle prime otto gare, poi ne ha superati tredici nelle successive diciassette, ma in alta graduatoria è salito solo nel Mauritius Open (12°) e per il resto si è mantenuto nella parte medio bassa con 26ª piazza nel Made in Denmark, 28ª nell’European Open, 34° nel KLM Open, 42ª nell’Open de España, 47ª nel Trophée Hassan II e in posizione più arretrata nelle altre sette. Con il 148° posto nella money list è stato costretto nuovamente a ripresentarsi alla Qualifying School, ma questa volta a Girona non ha corso rischi e si è classificato secondo riprendendo la ‘carta’ per il circuito. Quinto nell’ordine di merito italiano.

Nel 2017 è ripartito con un taglio (Australian PGA), un 14° posto (Hong Kong Open), un settimo (South African Open), altri tre tagli e un 76° (Tshwane Open). Poi il cambio di passo a marzo nell’Indian Open (11°) e ad aprile è tornato al successo dopo sette anni imponendosi nel Trophée Hassan II. Nel resto della stagione è andato in altalena. Ha disputato altri 17 gare andando a premio in sette: Paul Lawrie Match Play (17°), Nedbank Golf Challenge (55°), Turkish Airlines (56°), Valderrana Masters (58°), Made in Denmark (64°), Shenzhen International (70°) e BMW Internaitonal Oper (73°). A fine anno 74° nella money list europea e terzo nell’ordine di merito italiano.

Stagione molto altalenante il 2018 dove ha disputato 26 gare sull’European Tour raccogliendo moneta per la money list in tredici occasioni. Bella prova nel Rocco Forte Sicilian Open, con il nono posto e tre top 20 tutte con la 16ª piazza nell’Oman Open, nel BMW International Open e nel British Masters. Altri piazzamenti: 22° Andalucia Valderrama Masters, 24° Alfred Dunhill Links, 31° Hong Kong Open, 45° Dubai Desert Classic e Volvo China Open, 51° European Masters, 57° Indian Open, 68° Nordea Masters; 72° Qatar Masters. E’ terminato 127° nella Race To Dubai, l’ordine di merito, ma ha conservato la ‘carta’, anche se oltre il limite dei 110 giocatori che l’hanno mantenuta di diritto, avendo ricevuto l’esenzione nel 2017 grazie al successo nel Trophée Hassan II. Nella money list italiana: settimo.

Nel 2019 ha disputato 29 gare sull’European Tour con un inizio molto difficile. Infatti sui primi undici eventi è uscito per otto volte al taglio, ma da aprile le cose sono cambiate ed è andato a premio per sedici volte nelle diciannove in cui è sceso in campo. Ho offerto le due prestazioni migliori con il terzo posto nel BMW International Open e con il nono nell’Irish Open che hanno dato una buona mano per conservare la ‘carta’. Gli altri piazzamenti: 14° D+D Real Czech Masters, 21° KLM Open, 23° Open de España, 26° Belgian Knockout e Andalucia Masters, 30° British Masters, 34° Saudi International e Scottish Open. 38° Turkish Airlines Open, 40° Italian Open, 41° Made in Denmark, 49° Abu Dhabi Championship, 57° Hong Kong Open, 63° Trophée Hassan II, 64° BMW PGA Championship, 75° Scandinavian Invitation. Tra novembre e dicembre ha partecipato a due delle prime gare del circuito 2020 classificandosi 33° nell’Alfred Dunhill Championship e uscendo a metà gara nel Mauritius Open. Ordini di merito: Race to Dubai (Eurotour): 80° con punti 697,4: italiano: 6° con punti 502.388,36. World Ranking a fine anno: 343°.

Ha iniziato il 2020 con un andamento sinuoso prima del blocco coronavirus. Ha ottenuto il 21° posto nell’Abu Dhabi Championship, il 33° nell’Alfred Dunhill Championship, il 50° nell’Oman Open e il 56° nel Saudi International, passando per due tagli (Mauritius Open e Dubai Desert Classic) e una squalifica (Qatar Masters).

 

In carriera ha difeso i colori azzurri quattro volte nella World Cup, tutte insieme al fratello Francesco: nel 2007 (Italia 17ª), nel 2008 (Italia 19ª), nel 2009 (1ª) e nel 2011 (20ª).

AUTORE BIO: NICOLA MONTANARO

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  • Fouls Conceded
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