Francesco Molinari è nato a Torino l’8 novembre 1982. E’ passato al professionismo alla fine del 2004. Per anni è stato uno dei pilastri della squadra azzurra. Tra le sue vittorie più importanti da amateur: Campionato dilettanti a Squadre A1 con Torino, Campionato Nazionale Ragazzi (2000); Campionato dilettanti a Squadre A1 con Torino (2001); Campionato Italiano Foursome (con il fratello Edoardo); Campionato Nazionale Medal (2002); Campionato Nazionale Foursome (con il fratello Edoardo), Campionato Nazionale Match Play, Sherry Cup, R&A Golf Bursary’s Day a St. Andrews, Campionato Nazionale Medal (2004).
Quale ultima gara da amateur ha disputato il Campionato del Mondo a Squadre a Portorico, insieme al fratello Edoardo e a Matteo Delpodio, dove l’Italia si è classificata al quarto posto, miglior risultato di sempre, poi eguagliato nel 2008 in Australia dal trio Federico Colombo, Andrea Pavan, Nino Bertasio.
Ha detenuto il record del miglior piazzamento di un dilettante all’Open d’Italia. Lo aveva stabilito nel 2002 con il 23° posto e ha migliorato nel 2004 con il 13°, ma è stato superato da Lorenzo Scalise, 11° nel 2015. Ha ottenuto anche un terzo posto nel Campionato Nazionale Omnium (2003). Quando alla fine del 2004 ha disputato la Qualifying School europea era ancora dilettante, riuscendo in una impresa che è prerogativa di pochi giocatori: ossia conquistare la “carta” nello stato di amateur. A San Roque si è classificato quarto, dopo essere stato ammesso alla finale con il secondo posto allo Stage 2, svoltosi a Colonia in Germania.
Nel 2005, primo anno sul circuito continentale, si è classificato 86° nell’ordine di merito ottenendo il 6° posto nel Johnnie Walker Championship, il 14° nello Scottish Open, il 17° nel Telecom Italia Open e nell’Omega European Masters il 22° nel Madeira Island Open e il 25° nel KLM Open.
Nella stagione 2006 ha vinto il Telecom Italia Open, primo titolo nel suo palmares. Erano ventisei anni che un italiano mancava dal gradino più alto del podio. L’impresa era stata annunciata da un ottimo avvio d’anno con il sesto posto nel Johnnie Walker Classic e l’ottavo sia nel South African Open che nel Malaysian Open. Dopo il successo sul percorso del Castello di Tolcinasco Golf & Country Club Molinari ha avuto un periodo di flessione, subendo nove tagli in tredici tornei e con miglior risultato la 21ª posizione nell’Open de France. Poi l’impennata a settembre nell’Omega European Masters dove è giunto secondo alle spalle del gallese Bradley Dredge. Ha vinto l’ordine di merito italiano prevalendo su Emanuele Canonica, leader per tre anni.
Nell 2007 è finito sei volte tra i “top ten” e con il 60° posto nell’ordine di merito ha potuto partecipare anche al Volvo Masters. La miglior prestazione l’ha offerta nell’Open d’Italia dove si è classificato terzo e per un solo colpo non ha preso parte allo spareggio tra lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e l’austriaco Markus Brier, vinto dal primo. Si è imposto nella money list italiana per il secondo anno consecutivo.
Nel 2008 ha ottenuto quale miglior risultato la seconda piazza nel Mercedes Championship. Grazie anche ad altri quattro piazzamenti tra i primi sei è terminato al 24° posto nell’ordine di merito.
Nel 2009 si era posto come traguardo di entrare tra i primi 50 del World Ranking per poter disputare tutti i più grandi tornei. E ha centrato l’obiettivo al termine di una stagione da incorniciare, in cui gli è mancata solo la vittoria, peraltro più volte sfiorata. In particolare nell’UBS Hong Kong Open è stato superato in uno spareggio a tre (il terzo era Rory McIlroy) dal cinese Wen-tang Lin. Complessivamente ha colto due secondi posti, tre terzi, un sesto e tre decimi. Di rilievo la decima posizione nel PGA Championship e nel WGC Hsbc Champions e la 13ª nell’Open Championship. Nella money list europea è terminato 14°.
Nell’ultima gara stagionale è giunto anche lo strepitoso successo ottenuto nella World Cup insieme a fratello Edoardo.
Nel 2010 ha conquistato il secondo titolo ed è stato del tutto prestigioso, perché colto nell’HSBC Champions, una delle quattro gare del World Golf Championship (WGC) riservate ai migliori giocatori del mondo. Gli ottimi risultati conseguiti nelle due stagioni 2009 e 2010 lo hanno fatto entrare di diritto nella squadra Europea di Ryder Cup, di cui ha fatte parte anche il fratello Edoardo al quale il capitano Colin Montgomerie ha concesso una wild card. I continentali hanno battuto gli americani per 14,5-13.5 e i due azzurri sono stati tra i protagonisti.
Prima della vittoria in Cina, Molinari ha sfiorato il titolo nell’Open de France, ma gli è stato nuovamente fatale un play off a tre con Alejandro Cañizares e con Miguel Angel Jimenez, in cui ha prevalso quest’ultimo. Al suo attivo il secondo posto nel Portugal Masters, il terzo nel Madrid Masters e nel Johnnie Walker Championship, il quarto nell’Open de Andalucia e nello Scottish Open, il sesto nel Dubai World Championship, l’ottavo nell’Irish Open e nel KLM Open e il decimo nel Trophée Hassan II.
Ha iniziato il 2011 con l’ottavo posto nell’Abu Dhabi Championship, poi si è concesso una pausa per la nascita del primo figlio Tommaso, e alla ripresa è giunto terzo nel WGC Cadillac Championship. Si è classificato quinto nel Volvo World Match Play, sesto nel Madrid Masters e nel Dubai World Championship, ottavo nel BMW Italian Open e decimo nell’Andalucia Masters, 15° nel WGC Bridgestone Invitational, 18° nell’European Masters e 23° nel WGC HSBC Champions. Ha partecipato nuovamente alla World Cup con il fratello Edoardo, ma la difesa del titolo non è andata a buon fine (Italia 20ª).
E’ terminato 21° nell’ordine di merito dell’European Tour e 41° nel world ranking.
Nel 2012 ha siglato il terzo titolo nel circuito imponendosi nell’Open de España e ha conseguito altre nove top ten: secondo nell’Open de France e nello Scottish Open, quinto nel Singapore Open, sesto nel Johnnie Walker Chanpionship e nel Volvo China Open, settimo nel BMW Championship e nel Nedbank Golf Challenge, ottavo nell’Abu Dhabi Championship e decimo nell’Irish Open. Altri piazzamenti: 13° nel WGC Cadillac Chammpionship, 16° nel Dubai Desert Classic e 17° nel WGC Accentura Match Play e nel Trophée Hassan II. Nei major: 19° Masters, 29° US Open, 39° Open Championship e 54° PGA Championship. E’ entrato nella compagine di Ryder Cup attraverso la classifica di merito e l’Europa ha nuovamente vinto effettuando una clamorosa rimonta al Medinah CC (14,5-13,5) che rimarrà nella storia del trofeo. Infatti dopo i doppi gli americani erano avanti per 10-6. A fine stagione 30° nel world ranking, ottavo nella money list europea e primo in quella italiana.
Nel 2013 è terminato secondo nel BMW Masters, quinto nel World Match Play e nono nel BMW PGA Championship, nel Volvo Golf Championship e nell’Open Championship. Negli altri tre major: 33° nel PGA Championship e out al taglio nel Masters e nell’US Open. Altri piazzamenti: 13° nel World Tour Championship, 15° nel Trophée Hassan II, 16° nell’Open d’Italia, 17° nel Portugal Masters e 18° nell’Open de France. Nel WGC: 21° nell’HSBC Championship, 28° nel Cadillac Championship, 33° nell’Accenture Match Play e 44° nel Bridgestone Invitational. Ha disputato la World Cup con Matteo Manassero (Italia 17ª). Si è classificato 47° nel World Ranking, 13° nell’ordine di merito europeo e secondo in quello italiano.
Nel 2014 ha disputato alcune gare nel circuito americano con ottimi risultati nell’Arnold Palmer Invitational (5°) e nel Players Championship (6°) aggiungendo un 24° posto nel Wyndham Championship. Nell’European Tour ha firmato due top ten (4° Volvo China Open e 7° BMW PGA Championship) e altri sette piazzamenti tra i primi diciotto (12° BMW International Open e Nedbank Golf Challenge, 13° Dubai Desert Classic e World Match Play, 16° World Tour Championship, 17° Wales Open e 18° Open d’Italia. Nei major: 15° Open Championship, 23° US Open, 50° Masters, 59° PGA Championship. Nel WGC: 25° Cadillac Championship, 31° Bridgestone Invitational, 33° Accenture Match Play. E’ terminato 49° nel World Ranking, 35° nella money list europea e primo in quella italiana.
Nel 2015 si è diviso tra European Tour e PGA Tour, di cui è divenuto membro. Negli Stati Uniti ha ottenuto un gran terzo posto nel Memorial Tournament unito al decimo nell’Humana Challenge, al 17° nell’Arnold Palmer Invitational, al 22° nel Phoenix Open e al 25° nel Travelers Championship. In Europa si è classificato secondo nell’Open de España, quarto nel World Tour Championship, quinto nel BMW PGA Championship, sesto nell’Alfred Dunhill Championship e nell’Open de France. Nei major: 27° US Open, 40° Open Championship, 54° PGA Championship e non ha disputato il Masters. Nel WGC: 34° Cadillac Match Play e 61° Bridgestone Invitational. E’ uscito dai top 50 del World Ranking (58°), quindi 32° nella money list europea, 99° nell’ordine di merito del PGA Tour e primo in quello italiano.
Nel 2016 ha vinto per la seconda volta l’Open d’Italia, a dieci anni dal primo. E’ stato il quarto titolo nell’European Tour e lo ha ottenuto in una stagione in cui, essendo inizialmente fuori dal top 50 della classifica mondiale ha dovuto saltare due major (Masters e US Open) e le prime tre gare del WGC. Negli altri due major si è classificato 22° nel PGA Championship e 36° nell’Open Championship e sesto e nell’unico WGC (HSBC Champions). Nell’European Tour è terminato secondo nell’Open de France e quarto nel World Tour Championship, mentre ha ottenuto tre top ten nel PGA Tour in cui ha svolto quasi tutta la stagione: 7° nel Players Championship, 8° nel Quick Loans National e nono nell’Arnold Palmer Invitational. E’ andato a premio in altre sette occasioni e ha ottenuto il sesto posto, insieme a Matteo Manassero, nella World Cup difendendo i colori azzurri. A fine anno e è rientrato tra i primi 50 del world ranking (43°) e si è classificato 19° nella money list europea, 105° in quella statunitense e primo nel ranking italiano.
Ottima la stagione 2017 in cui spiccano la seconda posizione in un major (PGA Championship) e, in Europa, ila seconda nel BMW PGA Championship, considerato alla stregua di un quinto major.Ha iniziato nel PGA Tour con un quarto posto nello Shriners Hospitals (giocato a novembre 2016) a cui ha aggiunto il sesto nel Players Championship, il settimo nell’Arnold Palmer Invitational, il 12° nel CareerBuilder Challenge e nel BMW Championship, il 14° nel Farmers Insurance e nell’Honda Classic, il 22° nel RBC Heritage, il 24° nel Wells Fargo e nel FedEx St. Just e il 61° nel Dell Championship. Nell’European Tour, oltre alla seconda piazza a Wenthwort, è terminato sesto nell’Open d’Italia, 17° nel DP World Tour Dubai, il 27° nel Nedbank Golf Challenge e il 38° nell’Open de France. E’ tornato ad essere ammesso a tutti i tornei major e del WGC. Nei major: secondo, come detto, al PGA Championship, 33° nel Masters e out al taglio nell’US Open e nell’Open Championship. Nelle gare WGC: 20° nel Mexico Championship, 24° nel Bridgestone Invitational, 46° nel HSBC Champions e 58° Dell Match Play. A fine stagione 12° nel world ranking, 31° nella money list del PGA Tour, nono in quella europea e primo nell’ordine di merito italiano.
Il 2018 è stata la sua grandissima stagione che l’ha portato tra i più grandi giocatori del mondo. Ha vinto un major (Open Championship), un evento dell’European Tour (BMW PGA Championship), considerato alla stregua di un major e uno nel PGA Tour (Quicken Loans National). E’ stato l’autentico trascinatore della compagine europea vincitrice della Ryder Cup a Parigi conseguendo due primati: in coppia con l’inglese Tommy Fleetwood ha ottenuto quattro vittorie in altrettanti doppi, primi in casa europea a stabilire tale primato, poi il torinese ha vinto anche il singolo e ora è l’unico giocatore continentale ad aver ottenuto un 5-0 in un solo match. A fine stagione la chicca con il successo nella Race To Dubai, la money list dell’European Tour, primo italiano a conseguire tale titolo. Ha ricevuto anche prestigiosi riconoscimenti: è stato nominato “Golfista dell’Anno 2018” e Membro Onorario dell’European Tour, ha ricevuto il premio “World Sport Star of the Year 2018” della BBC e il “Collare d’Oro”, la più alta onorificenza del CONI.
In stagione negli altri tre major si è classificato sesto nel PGA Championship, 20° nel Masters e 25° nell’US Open. Nel WGC: 17° nel Dell Match Play, 25° nel Mexico Championship, 39° nel Bridgestone Invitational, 43° nell’HSBC Champions. Sul PGA Tour: 2° John Deere Classic, 8° Hero World Challenge e BMW Championship, 16° Wells Fargo, 21° Tour Championship, 26° A. Palmer Invitational, 40° Waste Phoenix, 45° Farmers Insurance, 49° RBC Heritage. Tre soli tagli subiti:: Genesis Open, The Players Championshp e Northern Trust. E’ terminato 17° nella classifica a punti della FedEx Cup. Sull’European Tour: 2° Open d’Italia, 26° DP World Tour Dubai, 56° British Masters. Grazie agli ottimi risultati stagionali è stato il primo azzurro a entrare tra i top ten del world ranking, dove a fine anno ha occupato il settimo posto, dopo aver toccato il quinto, punto più alto mai raggiunto da un azzurro..
Ordini di merito. Race to Dubai (Eurotour): 1° con punti 6.041.521: PGA Tour: 11° con $ 5.065.842; italiano: 1° con euro 7.010.446.
Il 2019 sembrava potesse essere il proseguimento del 2018. Infatti dopo il rodaggio con 27° posto nel Sentry Tournament of Champions e il 17° nel WGC Mexico Championship è giunta a marzo la seconda vittoria sul PGA Tour nell’Arnold Palmer Invitational. Si preso una pausa nel Players Championship (56°) e subito dopo ha siglato il terzo posto nel WGC Dell Technologies Match Play. Poi è arrivato il Masters, che ha fatto da spartiacque con la seconda fase della stagione. Il major sembrava suo a poche buche dalla fine, ma alcuni errori nel finale lo hanno messo fuori gioco (quinto) e il titolo è andato a Tiger Woods. Dopo quell’esperienza non ha trovato più il ritmo che aveva scandito l’andamento nell’anno precedente e i risultati sono stati piuttosto altalenanti. La settimana dopo è uscito al taglio nel RCB Heritage e nel resto delle gare sul circuito americano si è classificato 53° nel Charles Schwab Challenge, 56° nel The Players Championship, 57° nel Travelers Championship, 61° nel BMW Championship e 82° nel Northern Trust. Negli altri major si è classificato 11° nell’Open Championship, dove difendeva il titolo, 16° nell’US Open, e 48° nell’US PGA Championship, Sull’European Tour ha ottenuto la 14ª posizione nel BMW PGA Championship, la 40ª nel DP World Tour Championship, la 44ª nel Turkish Airlines Open e non ha superato il taglio nell’Italian Open. Nel terzo WGC ai cui ha preso parte, l’HSBC Champions. è terminato 22°. Ordini di merito. Race to Dubai (Eurotour): 30° con punti 1.696,4: PGA Tour: 22° con $ 3.467.143; italiano: 1° con punti 3.302.783,83. World Ranking a fine anno: 18°
Il suo 2020 sul PGA Tour è iniziato con notevole anticipo sull’anno solare poiché la nuova stagione americana è partita da settembre 2019. Ha preso parte a quattro gare con il 23° posto nel Safeway Open (fine settembre) e uscendo al taglio nelle altre tre (American Express, Farmers Insurance Open e Genesis Invitational, tutte nel 2020). Ha ottenuto ila 53ª posizione nel primo WGC, il Mexico Championship, poi l’attività si è interrotta al termine del primo giro del Players Championship (era 134° con 76, +4) per la pandemia Coronavirus.
In carriera ha difeso per sette volte i colori azzurri nella World Cup, nel 2006 insieme a Emanuele Canonica (Italia 8ª), quindi con il fratello Edoardo nel 2007 (Italia 17ª), nel 2008 (Italia 19ª) nel 2009 (Italia 1ª) e nel 2011 (Italia 20ª), poi con Matteo Manassero nel 2013 (Italia 17ª) e nel 2016 (Italia 6ª).
AUTORE BIO: Nicola Montanaro
- Position
- Games Played
- Minutes Played
- Starts
- Substitution On
- Substitution Off
- Passes
- Passing Accuracy
- Passing Accuracy opp. Half
- Duels Won
- Duels Lost
- Duels Won (%)
- Aerial Duels Won
- Aerial Duels Lost
- Aerial Duels Won (%)
- Recoveries
- Tackles Won
- Tackles Lost
- Tackles Won (%)
- Clearances
- Blocks
- Interceptions
- Penalties Conceded
- Fouls Won
- Fouls Conceded
- Yellow Cards
- Red Cards
- Goals
- Penalty Goals
- Minutes Per Goal
- Total Shots On Target
- Total Shots Off Target
- Shooting Accuracy
- Successful Crosses
- Unsuccessful Crosses
- Successful Crosses (%)
- Assists
- Chances Created
- Penalties Won
- Offsides