Lorenzo Gagli è nato a Bagno a Ripoli (FI) il 14 ottobre 1985, cresce golfisticamente al Circolo Golf Ugolino di Firenze. Da dilettante difende per molti anni i colori azzurri e fa parte del team boys che si impone nel Campionato Europeo 2003. Vince il tricolori Juniores (2006) e dilettanti medal (2006). Passa al professionismo alla fine del 2006 dopo aver provato la via della Qualifying School dell’European Tour fermandosi allo Stage 1.
2007: vince tre tornei nell’Alps Tour: Open AGF-Allianz de la Mirabelle d’Or, Open La Margherita e Una International Open e ottiene altra moneta per la money list terminando 6° nel Baroque Open, 11° nel Masters 13, 12° nell’Open de Normandie, 13° nel Tuscany Cordial Open, 15° nel Gosser Open, 19° nel Sestrieres Open, 22° nel Trophée Maroc, 26° nel Masters 26. Con il quarto posto nell’ordine di merito (E 25.186) si guadagna una ‘carta’ per il Challenge Tour. Partecipa anche a otto tornei nel Challenge Tour e ne ha conclude cinque: Lexus Open (18°), Vodafone Challenge (20°), Open des Volcans (35°), Toscana Open (34°), Challenge de Portugal (40°). E’ 156° nell’ordine di merito (E 5.138). A fine stagione affronta la Qualifying School per arrivare all’European Tour: superato lo Stage 1 (8° al CG Bogogno) e lo Stage 2 (10° Sherry Golf Jerez), nella finale si ferma al taglio dopo quattro giri (72°). Fuori circuito: 4° nel Campionato PGAI.
2008: fa stagione piena nel Challenge Tour con terzo posto nel 102° Abierto Visa de la Republica e nel Credit Suisse Challenge, 10° nell’Ypsilon Challenge, 18° nel 103° Abierto Visa de la Republica, 30° nel MAN NO Open, 40° nel Dutch Futures, 41° con Colombia Masters, 44° nell’Abierto Visa de Centro, 45° nell’Ecco Tour Championship e nel Qingdao Open, 49° nel Challenge of Ireland e 63° nel Margara Open. Mantiene la ‘carta’ con il 62° posto nella money list (E 27.545). Termina 59° nell’Open d’Italia (European Tour). Inizia la Qualifying School dallo Stage 2 e lo supera (15° Montenmedio G&CC) e con il 15° posto nella finale conquista la ‘carta’ per l’European Tour.
2009: un intervento chirurgico al polso, resosi necessario per porre fine ai problemi che lo affliggono da tempo, lo ferma per tre mesi e in pratica gli pregiudica l’annata. Nell’European Tour ottiene il 28° posto nel Joburg Open, poi rientra dopo lo stop e si classifica terzo nel St. Omer Open, che vale anche per il Challenge Tour dove preferisce giocare fino al termine della stagione con questi piazzamenti; 14° nel Wroclaw Open, 16° nello Scottish Challenge, 23° nel SK Golf Challenge e nel Trophée du Golf Geneve, 36° nell’Apulia San Domenico Grand Final, 59° nel Wales Challenge, 60° nell’Italian Federation Cup e 62° nell’EurOpen di Lyon,. Finisce 40° nella money list (E 33.906) e si garantisce la ‘carta’ per il secondo tour continentale. Torna, però, alla Qualifying School dell’European Tour e con il 31° posto rientra nel circuito maggiore. Fuori dai circuiti: 19° nel Campionato Omnium.
2010: nell’European Tour non ha molte opportunità di giocare e quando a metà stagione trae le conclusioni, dopo undici tornei in cui passa il taglio solo in tre occasioni (10° St. Omer Open, 29° Madeira Island Open, 45° Open de Andalucia) realizzando che da quella strada la ‘carta’ non potrà essere recuperata, decide di proseguire nel Challenge Tour. Il buon risultato nel St. Omer Open, che è anche nel calendario del secondo circuito continentale, gli offre una buona base poi ci mette del suo sbagliando poco o niente. Si classifica: 2° nell’European Strasbourg Open, 3° nell’Apulia San Domenico Grand Final, 5° nell’Egyptian Open, 17° nel Kazakhstan Open, 26° nell’Open de Lyon e nel Roma Golf Open e 39° nel M2M Russian Challenge. Con il 17° posto nella money list (E 62.545) rientra nel tour maggiore. Fuori tour vince due tornei; ad aprile il Campionato PGAI e a novembre il Campionato Nazionale Open.
2011: la ‘carta’ per l’European Tour non è delle migliori, ma offre prestazioni rimarchevoli che gli permettono di arrivare entro i 60 della money list (49° al termine con 622.846 euro) e va a giocare il Dubai World Championship (37°). Sfiora il successo nel Madrid Masters (2°), è tra i top ten nello Scottish Open (3°), nel Sicilian Open (5°), nel St. Omer Open (5°), nel Czech Open (5°) e nell’Irish Open (8°). Altri piazzamenti: 11° nell’Open de France, 21° nell’Alfred Dunhill Championship, 22° nel Johnnie Walker Championship, 27° nel South African Open e nel Castello Masters, 29° nel Nordea Masters e nel Portugal Masters, 33° nel BMW Italian Open, 36° nell’Open de España, 38° nell’Africa Open, 43° nel Madeira Island Open e nel KLM Open, 51° nell’Open de Andalucia, 59° nel Wales Open. Fuori circuito: 9° nel Campionato Nazionale Open.
2012: non ripete le prodezze dell’anno precedente, ma sia pure con un po’ di fatica mantiene la ‘carta’ (106° con 217.615 euro nella money list). Non entra mai tra i top ten e va a premio nel Portugal Masters (12°), nel KLM Open (17°), nell’Irish Open (24°), nel BMW Italian Open (27°), nell’Hong Kong Open (30°), nell’European Masters (34°), nel Dunhill Links Championship (34°), nell’Abu Dhabi Championship (35°), nell’Open de France (40°), nel Malaysian Open (47°), nel Volvo China Open (44°), nell’Avantha Masters (48°), nel Wales Open (57°) e nell’Open de Andalucia (68°).
2013: parte bene e supera il taglio nelle prime sette gare dell’European Tour con il nono posto nel Joburg Open, che rimarrà la miglior prestazione, e fa buona moneta per l’ordine di merito con il 15° nel Dubai Desert Classic, il 17° nell’Africa Open, il 20° nell’Alfred Dunhill Championship, il 22° nel Qatar Masters, il 32° nell’Abu Dhabi Championship e il 54° nel Nelson Mandela Championship. Poi all’improvviso la sua vena di appanna e nelle successive 22 gare supera il taglio solo sei volte e perde la ‘carta’ in maniera quasi incredibile (117° con 209.227 euro nella money list, sette posti oltre il limite). In questa fase è 10° nel Lyoness Open, 17° nello Scottish Open, 24° nel Trophée Hassan II, 62° nel BMW Itnational Open, 63° nell’Open de France e 67° nel KLM Open. Partecipa alla Qualifying School europea e arriva fino in fondo, ma il 70° posto vale solo una ‘carta’ per il Challenge Tour.
2014: l’inizio nel Challenge Tour è promettente con otto tagli superati in dieci eventi con un terzo posto nel Najeti Hotels Open, ma da luglio la sua condizione si appanna e nei successivi undici esce per dieci volte a metà gara. Mantiene comunque la ‘carta’ per il circuito con il 63° posto nella money list. Termina 12° nel Challenge de Catalunya, 22° nel D+D Real Czech Challenge, 23° nel Rolex Trophy, 24° nel Madeira Island Open, 29° nel Belgian Challenge, 33° nello Scottish Challenge, 40° nel Kenya Open e 47° nel NH Coillection Open. Prende parte a tre tornei dell’European Tour: è 37° nel Joburg Open va fuori nell’Africa Open e nell’Open d’Italia. Alla Qualifying School del circuito continentale si ferma allo Stage 2.
2015: apre con un settimo posto nel Campionato Open, poi inizia la stagione nel Challenge Tour e dopo il Challenge de Madrid (68°) sfiora il successo con la seconda piazza del Turkish Challenge. Successivamente continua tra alti e bassi, con qualche taglio e con piazzamenti quasi tutti in media classifica. Riesce a partecipare al NBO Grand Final (41°), ma non conquista la ‘carta’ e conclude al 41° posto nell’ordine di merito. Prova a prenderla alla Qualifying School, completa le 108 buche, ma con il 71° posto resta nel Challenge Tour. Questi gli altri piazzamenti nell’anno: 24° nel Najeti Open, 28° nel D+D Real Czech Challenge, 29° nel Foshan Open, 30° nel Gant Open, 32° nel Rolex Trophy, 44° nel Cordon Open, 48° nell’Irish Challenge e 53° nell’Ireland Open. Partecipa all’Open d’Italia e termina 71°. Nono nell’ordine di merito italiano.
2016: è ancora sul Challenge Tour e a fine stagione, con il 39° posto nella money list è il miglior italiano sul circuito. Disputa 23 tornei, supera 17 tagli e ottiene quattro top ten nella prima parte dell’anno in cui ha il rendimento migliore: 4° nel Challenge de Madrid, 5° nel Red Sea Egyptian Challenge e nello Swiss Challenge e 10° nel Turkish Challenge. Gli altri piazzamenti: 11° Le Vaudreuil Challenge, 16° Rolex Trophy, 17° Hainan Open, 21° Foshan Open, 22° KPMG Trophy, 27° Cordon Open, 29° Najeti Open e NBO Classic Grand Final, , 31° D+D Slovakia Challenge e Kazakhstan Open, 37° Scottish Challenge, 46° Swedish Challenge, 53° Kenya Open. Partecipa all’Open d’Italia, uscendo dopo due giri, e termina sesto nel Campionato Nazionale Open. Viene ammesso direttamente alla finale della Qualifying School dell’European Tour, ma esce al taglio dopo 72 delle 108 buche. Partecipa nel circuito PGAs of Europe al Golfbreaks.com Fourballs e si classifica 11° in coppia con Emanuele Canonica. Ordine di merito italiano: nono.
2017: con il 25° posto nella money list è nuovamente il miglior italiano nel Challenge Tour, ma nelle ultime gare della stagione perde l’occasione per entrare tra i primi 15 e salire sull’European Tour. Rimedia, però, brillantemente nella finale della Qualifying School, a Tarragona in Spagna, dove si classifica 18° e conquista la ‘carta’ tornando sulla massima ribalta europea dove mancava dal 2013. In stagione partecipa a 18 eventi del Challenge Tour, suo circuito di competenza, superando 13 tagli e disputa tre eventi nell’European Tour andando a premio due volte. Nel Challenge sfiora il successo nell’Haute de France Open (secondo) e nel Roòex Trophy (terzo) e termina tra i top ten nel Kazakhstan Open (sesto). Altri piazzamenti: 11° Prague Challenge, 12° Swiss Challenge, 16° Kenya Open, 18° Italian Challenge, 19° NBO Classic, 26° Foshan Open, 28° Northern Ireland Open, 31° Swedish Challenge e Hainan Open, 46° Scottish Hydro Challenge. Nel tour maggiore: 53° Open de Portugal, 71° Rocco Forte Open. Fuori dai due tour vince insieme a Emanuele Canonica, il Campionato di Doppio PGAI, quindi si classifica secondo nel Campionato Nazionale Open, dopo playoff in cui prevale Enrico Di Nitto, e terzo nel Messinia Pro-Am (circuito PGA of Europe).Termina ottavo nell’ordine di merito italiano.
Nel 2018 inizia la stagione dull’European Tour, suo circuito di competenza, e in sei gare supera due volte il taglio (29° Tshwane Open, 34° Qatar Masters) dopo averlo mancato nelle prime quattro. Poi disputa il Barclays Kenya Open e conquista il primo successo nel Challenge Tour. Decide di non disertare il secondo circuito continentale per sfruttare la posizione nella money list, scelta che si rivelerà giusta. Partecipa ad altri tredici eventi nell’European Tour e termina: 14° Italian Open, 20° Rocco Forte Sicilian Open e Belgian Knockout, 23° Shot Clock Masters, 36° Trophée Hassan II, 55° Scottish Open e 63° BMW International Open, subendo sei tagli. Nella money list è 150° e perde la ‘carta’, ma la recupera grazie all’ordine di merito nel Challenge Tour dove, dopo il titolo, si classifica secondo nel Turkish Challenge e ottavo nel Rolex Trophy e a quel punto e nuovamente sulla grande ribalta. A fine stagione perde però smalto e, sempre sul Challenge, esce dopo 36 buche in quattro tornei e finisce 30° nel Ras Al Khaimah Grand Final e 13° nella money list. Quinto nell’ordine di merito italiano.
Nel 2019 inaugura la ‘carta’ per l’European Tour partecipando alle gare che danno il via alla stagione con anticipo sull’anno solare, quindi alla fine del 2018. Dopo un buon 20° posto nell’Hong Kong Open poi trova tre tagli. E’ l’avvisaglia di una stagione altalenante che ha il suo picco nell’ottimo secondo posto all’Omega European Masters di settembre dopo playoff. Gli resta l’amaro in bocca, però l’ottima prestazione gli garantisce di conservare la ‘carta’ per il 2020. Gli altri piazzamenti: 14° Scottish Open, 27° Indian Open, 32° Open de France, 40° Scandinavian Invitation, 44° Saudi International, 47° Belgian Knockout, 55° Irish Open, 69° Andalucia Masters, 75° British Masters, Tra novembre e dicembre disputa le prime due gare sul circuito 2020 terminando 26° nel Mauritius Open e 42° nell’Alfred Dunhill Championship. Prende parte al Campionato Nazionale Open con ottava posizione. Ordini di merito: Race to Dubai (Eurotour): 104° con punti 494,3: italiano: 8° con euro 341.822. World Ranking a fine anno: 370°.
Nel 2019 inaugura la ‘carta’ per l’European Tour partecipando alle gare che danno il via alla stagione con anticipo sull’anno solare, quindi alla fine del 2018. Dopo un buon 20° posto nell’Hong Kong Open poi trova tre tagli. E’ l’avvisaglia di una stagione altalenante che ha il suo picco nell’ottimo secondo posto all’Omega European Masters di settembre dopo playoff. Gli resta l’amaro in bocca, però l’ottima prestazione gli garantisce di conservare la ‘carta’ per il 2020. Gli altri piazzamenti: 14° Scottish Open, 27° Indian Open, 32° Open de France, 40° Scandinavian Invitation, 44° Saudi International, 47° Belgian Knockout, 55° Irish Open, 69° Andalucia Masters, 75° British Masters, Tra novembre e dicembre disputa le prime due gare sul circuito 2020 terminando 26° nel Mauritius Open e 42° nell’Alfred Dunhill Championship. Prende parte al Campionato Nazionale Open con ottava posizione. Ordini di merito: Race to Dubai (Eurotour): 104° con punti 494,3: italiano: 8° con euro 341.822. World Ranking a fine anno: 370°.
Nel 2019 inaugura la ‘carta’ per l’European Tour partecipando alle gare che danno il via alla stagione con anticipo sull’anno solare, quindi alla fine del 2018. Dopo un buon 20° posto nell’Hong Kong Open poi trova tre tagli. E’ l’avvisaglia di una stagione altalenante che ha il suo picco nell’ottimo secondo posto all’Omega European Masters di settembre dopo playoff. Gli resta l’amaro in bocca, però l’ottima prestazione gli garantisce di conservare la ‘carta’ per il 2020. Gli altri piazzamenti: 14° Scottish Open, 27° Indian Open, 32° Open de France, 40° Scandinavian Invitation, 44° Saudi International, 47° Belgian Knockout, 55° Irish Open, 69° Andalucia Masters, 75° British Masters, Tra novembre e dicembre disputa le prime due gare sul circuito 2020 terminando 26° nel Mauritius Open e 42° nell’Alfred Dunhill Championship. Prende parte al Campionato Nazionale Open con ottava posizione. Ordini di merito: Race to Dubai (Eurotour): 104° con punti 494,3: italiano: 8° con euro 341.822. World Ranking a fine anno: 370°.
Nel 2019 inaugura la ‘carta’ per l’European Tour partecipando alle gare che danno il via alla stagione con anticipo sull’anno solare, quindi alla fine del 2018. Dopo un buon 20° posto nell’Hong Kong Open poi trova tre tagli. E’ l’avvisaglia di una stagione altalenante che ha il suo picco nell’ottimo secondo posto all’Omega European Masters di settembre dopo playoff. Gli resta l’amaro in bocca, però l’ottima prestazione gli garantisce di conservare la ‘carta’ per il 2020. Gli altri piazzamenti: 14° Scottish Open, 27° Indian Open, 32° Open de France, 40° Scandinavian Invitation, 44° Saudi International, 47° Belgian Knockout, 55° Irish Open, 69° Andalucia Masters, 75° British Masters, Tra novembre e dicembre disputa le prime due gare sul circuito 2020 terminando 26° nel Mauritius Open e 42° nell’Alfred Dunhill Championship. Prende parte al Campionato Nazionale Open con ottava posizione. Ordini di merito: Race to Dubai (Eurotour): 104° con punti 494,3: italiano: 8° con euro 341.822. World Ranking a fine anno: 370°.
Nel 2019 inaugura la ‘carta’ per l’European Tour partecipando alle gare che danno il via alla stagione con anticipo sull’anno solare, quindi alla fine del 2018. Dopo un buon 20° posto nell’Hong Kong Open poi trova tre tagli. E’ l’avvisaglia di una stagione altalenante che ha il suo picco nell’ottimo secondo posto all’Omega European Masters di settembre dopo playoff. Gli resta l’amaro in bocca, però l’ottima prestazione gli garantisce di conservare la ‘carta’ per il 2020. Gli altri piazzamenti: 14° Scottish Open, 27° Indian Open, 32° Open de France, 40° Scandinavian Invitation, 44° Saudi International, 47° Belgian Knockout, 55° Irish Open, 69° Andalucia Masters, 75° British Masters, Tra novembre e dicembre disputa le prime due gare sul circuito 2020 terminando 26° nel Mauritius Open e 42° nell’Alfred Dunhill Championship. Prende parte al Campionato Nazionale Open con ottava posizione. Ordini di merito: Race to Dubai (Eurotour): 104° con punti 494,3: italiano: 8° con euro 341.822. World Ranking a fine anno: 370°.
Nel 2019 inaugura la ‘carta’ per l’European Tour partecipando alle gare che danno il via alla stagione con anticipo sull’anno solare, quindi alla fine del 2018. Dopo un buon 20° posto nell’Hong Kong Open poi trova tre tagli. E’ l’avvisaglia di una stagione altalenante che ha il suo picco nell’ottimo secondo posto all’Omega European Masters di settembre dopo playoff. Gli resta l’amaro in bocca, però l’ottima prestazione gli garantisce di conservare la ‘carta’ per il 2020. Gli altri piazzamenti: 14° Scottish Open, 27° Indian Open, 32° Open de France, 40° Scandinavian Invitation, 44° Saudi International, 47° Belgian Knockout, 55° Irish Open, 69° Andalucia Masters, 75° British Masters, Tra novembre e dicembre disputa le prime due gare sul circuito 2020 terminando 26° nel Mauritius Open e 42° nell’Alfred Dunhill Championship. Prende parte al Campionato Nazionale Open con ottava posizione. Ordini di merito: Race to Dubai (Eurotour): 104° con punti 494,3: italiano: 8° con punti 341.822,86. World Ranking a fine anno: 370°.
Bella la partenza del toscano nella stagione 2020, ma mentre è in piena crescita di condizione, dopo aver ottenuto il 10° posto nell’Oman Open e il 12° nel Qatar Masters, ecco l’interruzione per la pandemia coronavirus. In precedenza si era classificato 26° nel Mauritius Open, 42° nell’Alfred Dunhill Championship, 43° nel Dubai Desert Classic e 56° nel Saudi International con un solo taglio subito nell’Abu Dhabi Championship.
AUTORE BIO: Nicola Montanaro
- Position
- Games Played
- Minutes Played
- Starts
- Substitution On
- Substitution Off
- Passes
- Passing Accuracy
- Passing Accuracy opp. Half
- Duels Won
- Duels Lost
- Duels Won (%)
- Aerial Duels Won
- Aerial Duels Lost
- Aerial Duels Won (%)
- Recoveries
- Tackles Won
- Tackles Lost
- Tackles Won (%)
- Clearances
- Blocks
- Interceptions
- Penalties Conceded
- Fouls Won
- Fouls Conceded
- Yellow Cards
- Red Cards
- Goals
- Penalty Goals
- Minutes Per Goal
- Total Shots On Target
- Total Shots Off Target
- Shooting Accuracy
- Successful Crosses
- Unsuccessful Crosses
- Successful Crosses (%)
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- Chances Created
- Penalties Won
- Offsides