C’è un golf che cresce

Milano, 2 maggio 2012 – Il golf italiano, che attraversa un felice momento in campo internazionale per le prodezze dei suoi campioni, si distingue anche nel settore organizzativo con ilPilsner Urquell Pro Tour, gestito dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti della FIG. Sono ben dieci gli eventi inprogramma: quattro dell’European Challenge Tour, cinque dell’AlpsTour e il Campionato Nazionale Open.

Il circuito delle gare nazionali, giunto al settimo anno divita, e che avrà nuovamente quale Title Sponsor Pilsner Urquell, èstato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è tenutaa Milano, preso il Palazzo delle Federazioni, e alla quale sonointervenuti: Antonio Bulgheroni, consigliere Federazione ItalianaGolf; Luca Beretta, Business Unit Director Pilsner Urquell Italia; Donato Di Ponziano, Presidente Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti; Alessandro Rogato, Direttore dei Tornei; il grande campione Costantino Rocca e il giovane pro emergente CristianoTerragni, vincitore dell’ordine di merito Pro Tour 2011. Ha presenziato Pierluigi Marzorati, presidente CONI regionale.

Ha detto Antonio Bulgheroni: “Ritengo l’organizzazione di questitornei come una delle iniziative più importanti prese dalla FIG perlo sviluppo. L’opportunità che diamo ai nostri giovani giocatori dipoter competere subito in campo internazionale è un autenticovalore aggiunto alla loro formazione”.

Ha affermato Luca Beretta: “E’ con soddisfazione che PilsnerUrquell celebra il quarto anno consecutivo come Title Sponsordell’Italian Pro Tour una partnership che ci ha permesso diaumentare consistentemente la conoscenza del nostro brand,consolidando l’immagine di Pilsner Urquell come birra del golf.Questa sponsorizzazione rappresenta un territorio di comunicazioneimportante, in quanto ci permette di comunicare ad un consumatoretarget estremamente in linea con quello del brand, rivolgendosi ilgolf ad un’audience Superpremium, che consuma prodotti di altagamma. Il legame tra queste due eccellenze è inoltre moltoappropriato, in quanto esse condividono principi come autenticità,l’aderenza ad alti standard di qualità e la fedeltà alle origini,valori che il golf ha in sé e che ritroviamo perfettamenterispecchiati nella nostra birra e nel modo in cui la produciamo da170 anni”.

Ha spiegato Donato Di Ponziano: “L’Italian Pro Tour, nato setteanni fa grazie alla lungimiranza della FIG che ha voluto pensareper tempo al futuro del golf italiano, ha avuto e sta avendo uncontinuo sviluppo rispondendo pienamente alle esigenze per cui èstato creato e progredendo costantemente sotto l’aspettoorganizzativo, tecnico e qualitativo. L’idea di sostenere i giovaniprofessionisti nella loro attività ha dato esiti ampiamentepositivi come dimostrano i grandi risultati conseguiti dal golfnazionale negli ultimi anni e il crescente numero deiprofessionisti che rappresenta l’Italia nei vari circuiti mondiali.L’Italian Pro Tour è divenuto un modello e un esempio da seguireper le altre nazioni: per l’attività che garantisce, per lafunzione formativa degli atleti e per l’alta valenza promozionale.In questa escalation è stato fondamentale il supporto di unosponsor prestigioso come Pilsner Urquell e di tutte le altreaziende, tra le quali quest’anno è entrata CartaSi, che hannocreduto nel nostro progetto, compresi i media che hanno offerto illoro sensibile contributo, comprendendo l’importanza del Pro Tour,riservandogli sempre più attenzione e maggiori spazi”.

Costantino Rocca, divenuto da poco presidente della PGAItaliana, ha ricordato come la sua carriera sia partita dalChallenge Tour: “Il momento più importante per me è stato quandonel 1989 ho preso, tramite il secondo circuito continentale, la’carta’ per il circuito maggiore. Prima ho fatto gavetta, hosofferto, ma la sofferenza c’è stata anche dopo perché senza diessa non si vince. Il Pro Tour è un’ottima base, ma dobbiamo esserestimolati a fare ancora di più anche con una stetta collaborazionetra FIG e PGAI”.

Cristiano Terragni ha espresso, da diretto interessato, le sueimpressioni sul Pro Tour: “Per me è stato fondamentale avere questosupporto. Le gare sono ottimamente organizzate, c’è possibilità digiocare e sono orgoglioso di aver vinto, da neoprofessionista, siaun torneo che l’ordine di merito del circuito nazionale”.

Alessandro Rogato, infine, ha illustrato le significative cifredel Pro Tour. Dalla sua nascita nel 2006 sono state organizzateoltre 60 gare con circa 7.500 presenze sul campo, delle quali quasi5.700 straniere. Il circuito ha garantito tanta attività aitournament  player italiani anche all’estero: infatti sonogiunte oltre 500 wild card di scambio che hanno permesso ai nostriprofessionisti continuità di gioco e la necessaria esperienza oltrei confini nazionali. E non potevano mancare i risultati con unbilancio molto lusinghiero alla fine del 2011: dieci vittorie nelChallenge Tour, con leadership di Edoardo Molinari nell’ordine dimerito 2009; 24 successi nell’Alps Tour dove Andrea Perrino eMatteo Delpodio hanno dominato nelle money list del 2009 e del2010. Inoltre Nino Bertasio ha conquistato un successo nell’EPDTour (2011), Marco Crespi si è imposto nello Stage 1 dellaQualifiyng School dell’European Tour (2010) e lo stesso Perrinonello Stage 2 (2011).

A mantenere alto il tono della competitività tra i giocatoriazzurri contribuisce anche l’ordine di merito del circuito chepremia il primo classificato con la partecipazione all’ItalianOpen, mentre i primi 20 sono ammessi a tutte le gare del ChallengeTour in Italia, con l’esclusione, naturalmente, dell’Apulia SanDomenico Grand Final, al San Domenico Golf, al quale il ComitatoOrganizzatore darà il suo supporto come ogni anno.

Oltre che da Pilsner Urquell, brand che fa capo al gruppo BirraPeroni, il Pilsner Urquell Pro Tour sarà sponsorizzato dal Majorsponsor CartaSi, dal Fornitore ufficiale Under Armour, dal Partnerufficiale Webgolf. Media partner del Circuito sarà Sky Sport HD,Commercial advisor RCS Sport.

Il Pilsner Urquell Pro Tour inizierà con il Servizitalia Open(10-12 maggio), primo torneo di tre new entry nel calendarioitaliano dell’Alps Tour in programma al GC Lignano, a cui seguiràil Sanremo Open (8-10 giugno), al Circolo degli Ulivi già inpassato sede di grandi eventi internazionali, mentre dal 29 al 31agosto debutterà nel circuito il Valle d’Aosta Open al GC Cervinia.A distanza di due anni si tornerà al GC Montecchia per ilMontecchia Golf Open (12-14 luglio) quindi ultimo appuntamentonella penisola con la seconda edizione del Dolomiti Open (20-22settembre) al GC Dolomiti.

Nell’European Challenge Tour sarà la prima volta del ChallengeProvincia di Varese (27-30 giugno), al GC Varese, poi si andrà alGC Acaya in Puglia per l’Acaya Open (18-21 luglio) e al GC UnaPoggio dei Medici, già in passato sede del Ladies Italian Open, peril Mugello Tuscany Open (18-21 ottobre), che assumerà notevoleimportanza. Infatti offrirà ai giocatori l’ultima chance onde poterentrare tra i primi 45 classificati dell’ordine di merito che unasettimana dopo saranno ammessi all’Apulia San Domenico Grand Final(24-27 ottobre), dove si assegneranno le 20 ‘carte’ per l’EuropeanTour 2013.

Chiusura, come tradizione, con il Campionato Nazionale Open(8-11 novembre), il più longevo torneo italiano  ospitato alGolf Nazionale, ex GC Le Querce passato sotto la diretta gestionedella FIG. In tutti gli eventi avrà luogo una gara Pro Amateur. IlPilsner Urquell Pro Tour mette in palio complessivamente quasi1.100.000 euro.

Nella foto di Scaccini: da sinistra, Donato DiPonziano, Antonio Bulgheroni, Luca Beretta, Alessandro Rogato